Negli ultimi periodi in Italia si è parlato molto spesso dei rischi correlati all’adozione di un’alimentazione vegana da parte dei bambini, soprattutto in seguito ad alcuni casi clinici relativi alla comparsa di disturbi motori e gravi problemi di malnutrizione. Approfondite analisi di laboratorio hanno dimostrato significative carenze nutritive, bassi livelli di emoglobina, di vitamina B12 e una forte carenza di calcio.
Quando parliamo di dieta vegana, facciamo riferimento a un regime alimentare privo di ogni alimento di origine animale, come carne, pesce, latte, ma anche uova e miele, una scelta legata spesso a principi etici da parte di chi non vuole mangiare o sfruttare animali e desidera avere un minor impatto ambientale. Non è tuttavia da escludere l’ipotesi che una dieta vegana possa costituire un regime alimentare corretto e salutare, a patto che le sostanze nutritive escluse siano sostituite in modo adeguato, fattore di maggiore rilevanza per i bambini in fase di crescita. È appurato, infatti, che una dieta priva di alimenti di origine animale può portare dei benefici, in quanto, diminuendo l’assunzione di grassi e proteine animali, si riduce la predisposizione allo sviluppo di obesità e sindrome metabolica in età infantile.
Da una ricerca condotta nel 2013 dal Departament of conservative dentistry and preventive dentistry della Hannover Medical School, è emerso che i vegetariani e i vegani, in generale, possono contare su una migliore condizione del cavo orale. Minori infiammazioni, minore incidenza sulla caduta dei denti e un livello di igiene orale superiore, grazie ad un maggiore consumo di frutta e verdura che tuttavia li rende maggiormente esposti al rischio di carie e a erosioni dei denti.
Attenzione alla carenza di proteine nobili, ferro, zinco e calcio
Per i bambini un’alimentazione di tipo vegano è complessa perché, rinunciando a tutti gli alimenti di origine animale vengono privati di proteine costituite da aminoacidi essenziali per la crescita, che non possono essere sintetizzati dall’organismo e che quindi devono essere introdotti con una dieta equilibrata. Tuttavia, la maggior preoccupazione riguardante le carenze nutrizionali della dieta vegana riguarda le vitamine, in particolare, la B12.
La B12 influenza moltissimi processi biochimici come la maturazione dei globuli rossi e il funzionamento del sistema nervoso. La sua mancanza, può recare danni gravi a tutte le età e causare problemi al funzionamento cerebrale, perché si tratta di una vitamina coinvolta nella sintesi dei neurotrasmettitori.
Nella dieta vegana per i bambini c’è inoltre il rischio di una carenza di ferro, zinco e calcio, nutrienti essenziali per un corretto sviluppo dell’apparato osseo e le attività motorie, cognitive e posturali. Il ferro, infatti, è importante per lo sviluppo psicomotorio, lo zinco rafforza le difese immunitarie e contribuisce allo sviluppo cognitivo, mentre il calcio è fondamentale per la crescita del sistema scheletrico.
In conclusione, noi del Centro odontoiatrico Pitino siamo concordi nell’affermare che conoscere i rischi di una dieta vegana per i bambini non significhi escluderla a priori. Raccomandiamo a tutti i genitori di far seguire ai propri figli una dieta quanto più varia possibile, a partire dallo svezzamento, non facendo mai mancare latticini e uova, preferendo magari una dieta più incline ai vegetali e alla frutta. Utilissimo, inoltre, il costante monitoraggio di un pediatra o di un nutrizionista, in modo da valutare le esigenze nutritive del bambino senza improvvisare, garantendo loro un’alimentazione varia ed equilibrata, adatta alla loro crescita.