È l’insieme di procedure preventive atte ad aumentare la concentrazione dello ione fluoro sia nell’organismo che sul dente stesso per aiutarlo a resistere meglio contro la carie.
L'importanza del fluoro nella prevenzione della carie è supportata da un'ampia letteratura scientifica ed è riconosciuta dall'organizzazione mondiale della sanità e dal ministero della salute italiano.
Il fluoro aiuta a prevenire la carie rallentando la distruzione dello smalto e accelerando il processo di rimineralizzazione.
Più precisamente, la sua funzione preventiva si esplica attraverso i seguenti meccanismi:
A parte dagli approvvigionamenti alimentari, una delle fonti principali di fluoro è rappresentata dall'acqua potabile, ma a riguardo esiste un'ampia variabilità tra le diverse fonti. In Italia la maggior parte dell'acqua potabile contiene una quantità di ioni fluoro non sufficiente a garantire un effetto di protezione verso la carie. Nel sito Acqueitaliane è reperibile il contenuto dello ione fluoro, espresso in mg/l, nelle più diffuse acque minerali reperibili in Italia.
Da qui l'importanza di integrare il patrimonio di fluoro per via topica e/o per via sistemica:
Ad oggi l'orientamento scientifico è quello di identificare prima di tutto il rischio di cariogenicità (suscettibilità a sviluppare carie) del piccolo paziente, identificando il suo grado di igiene, la capacità di usare il dentifricio e anche informandosi sulla concentrazione di fluoro contenuta nell’acqua della zona in cui vive.
In quei soggetti in età evolutiva da 6 mesi a 6 anni ad alto rischio di carie, può essere indicata la somministrazione sistemica di fluoro attraverso compresse o gocce, oppure l’applicazione professionale dal dentista di vernici contenenti fluoro direttamente sulle superficie dentarie a rischio.
Nei soggetti che non sono ad alto rischio di carie il semplice utilizzo di dentifrici contenenti 1000 ppm di fluoro 2 volte al giorno può essere sufficiente.
La somministrazione di integratori fluorati (compresse, gocce), durante la gravidanza, allo scopo di ridurre il rischio di carie del nascituro, non è raccomandabile vista la mancanza di una chiara evidenza scientifica.