Quali sono i rischi per denti, gengive… e per l’organismo?
Essendo le mani a contatto con superfici e oggetti contaminati, non sono soltanto il luogo ideale per la proliferazione di batteri e germi, ma anche un possibile canale che introduce gli stessi all’interno del nostro corpo. La cattiva abitudine di portare le dita in bocca può quindi comportare l’ingresso di patogeni (batteri, virus, funghi, ecc) che possono anche causare infezioni all’intero organismo.
Inoltre i dermatologi raccomandano vivamente di non sottovalutare l’onicofagia, perché spesso questa pratica porta a infezioni subungueali che causano la perdita dell’unghia.
Per quanto riguarda il cavo orale invece, l’introduzione di patogeni dannosi può avere conseguenze negative sullo stato di salute delle gengive, instaurando una gengivite.
Quest’ultima è un'infiammazione che coinvolge direttamente le gengive, provocando sanguinamento, gonfiore, arrossamento e alitosi. Per curare la gengivite, occorre sempre ricorrere ad un consulto medico, per evitare un peggioramento dei sintomi nel tempo.
Ma la gengivite non è l’unica conseguenza dannosa di questa cattiva abitudine.
Un altra vittima è lo smalto dentale. Quando questo disturbo diventa compulsivo, lo smalto dentale non può che indebolirsi e deteriorarsi, venendo meno alla sua funzione di protezione del dente da agenti esterni ed eventuali traumi.
Il deterioramento dello smalto dentale induce il dente ad essere più facilmente sottoponibile a carie e infezioni anche ben più gravi.
I denti maggiormente coinvolti nel rosicchiamento delle unghie sono gli incisivi, proprio a causa della loro posizione centrale e proprio per questo sono i primi a subire i danni legati all’onicofagia.
Come smettere di mangiare le unghie?
Essere consapevoli delle conseguenze negative che l’onicofagia può determinare può sicuramente essere una forte motivazione che può portare all’interruzione di questa cattiva abitudine.
Nei casi estremi (e anche quando si tratta di bambini) si può ricorrere ad appositi smalti dal sapore molto amaro (reperibili in farmacia) che una volta applicati fungono da reminder per interrompere l’atto di mordersi le unghie.
