Ma perché sono denominati denti del giudizio? Presto detto: questi ultimi molari delle arcate dentarie sono chiamati così perché erompono dalle gengive in età matura, ossia tra i 18 e i 25 anni, diversamente da tutti gli altri denti che spuntano in età infantile.
Come abbiamo appena affermato, i denti del giudizio compaiono nelle ultime posizioni delle nostre arcate dentarie, ma sono numerosi gli individui per i quali i denti del giudizio erompono con difficoltà impattandosi con i denti adiacenti, o addirittura non erompono affatto, rimanendo “nascosti” (tecnicamente si dice “dente incluso”) nella gengiva o addirittura nell’osso. È proprio in questi casi che si verificano patologie più o meno dolorose, come gengiviti, ascessi, formazioni di cisti o carie dei denti adiacenti, che possono rendere necessario un intervento di estrazione da parte del dentista.
Perché abbiamo i denti del giudizio?
Bene, allora è lecito chiedersi perché questi denti riescono a erompere solo in alcuni soggetti e perché in altri invece ciò non accade? La risposta è da ricercarsi nella biologia evolutiva: un paio di milioni di anni fa, la dieta dei primi uomini era ben diversa da quella attuale e i primi gruppi umani per nutrirsi si cibavano di carni crude e di alimenti molto duri. La masticazione costituiva dunque un’operazione piuttosto faticosa e richiedeva strutture muscolo-scheletriche e dentarie piuttosto robuste. Così, l’uomo, nel corso della sua evoluzione, ha potuto contare sulla comparsa dei terzi molari, utilissimi per condurre con più efficacia le attività masticatorie, necessarie non solo per il nutrimento, ma successivamente, anche per la lavorazione di pellami e fibre vegetali. Con il trascorrere del tempo, come ben sappiamo, la nostra dieta è cambiata radicalmente: in tempi più recenti, infatti, è divenuta costituita generalmente da cibi cotti e decisamente più morbidi e raffinati. Secondo le più recenti teorie quindi, a causa della dieta moderna che determina uno sviluppo di muscoli meno potenti e ossa mascellari di dimensioni minori, lo spazio dedicato alla crescita dei denti del giudizio viene a mancare sempre più frequentemente.
L’estrazione è necessaria?
Be’, non sempre, anzi, quando i denti del giudizio sono allineati con il resto della dentatura e non provocano alcun disturbo, devono e possono permanere nella loro sede per tutta la vita. In circostanze specifiche l’estrazione del dente del giudizio è invece imprescindibile. Spesso infatti, i denti del giudizio che non erompono correttamente, formano cavità gengivali che possono trasformarsi in eventuali sedi per pericolosi batteri causa di ascessi dentali o carie ai denti adiacenti. A volte inoltre, un dente del giudizio non erotto può potenzialmente sviluppare una cisti dentaria che riassorbe lentamente l’osso circostante. Infine, quando un dente del giudizio non contatta con il suo proprio antagonista superiore o inferiore, può in alcuni casi, generare problemi all’articolazione temporo-mandibolare.
Solo in casi specifici, l’estrazione precoce del dente del giudizio può avere fini anche preventivi, in modo da scongiurare potenziali patologie future, anche se, chiaramente, ogni caso clinico necessita un approfondimento a parte e il dentista saprà valutare se e come procedere all’estrazione. A tal proposito, l’intervento (che tecnicamente si definisce “germectomia”) è alquanto semplice: si tratta di una piccola incisione attraverso la quale si potrà estrarre il “germe” del dente (ossia il dente in processo di formazione). La capacità masticatoria sarà recuperata in breve tempo e le gengive e le pareti in prossimità del dente del giudizio estratto vedranno ridotto il rischio di patologie localizzate. In ogni caso, qualora i denti del giudizio stiano causando non poche difficoltà anche a te, non esitare a contattarci: analizzeremo insieme lo stato della tua cavità orale e ti suggeriremo in che modo poter agire.