Anche certi stimoli chimici, generati dall’assunzione di cibi o liquidi acidi o al contrario molto dolci, possono causare fastidio. Nella stagione estiva questa condizione può costringerci a negarci il piacere di un gelato sotto l’ombrellone o a fine pasto. Andiamo perciò ad analizzarne la natura e le cause e, naturalmente, a scoprire i rimedi e le buone pratiche che ci consentono di prevenirla.
Un pò di Anatomia
I denti sono formati da un nucleo “vivo” detto polpa, la quale è protetta dalla dentina (uno strato minerale organico) e dallo smalto (il tessuto inorganico più duro del corpo umano). Quest’ultimo ha la funzione di salvaguardare il dente dalle numerose sollecitazioni esterne che subisce nel corso della vita, tuttavia anch’esso può venire indebolito dal consumo eccessivo di cibi acidi, dall’azione meccanica di spazzolini con le setole troppo dure o rovinate, dal bruxismo (digrignamento dei denti non fisiologico) o addirittura dal contatto con i succhi gastrici nei casi di reflusso o di vomito autoindotto (bulimia). Quando lo smalto non riesce più a proteggere la dentina, ecco che gli stimoli di cui dicevamo, termici o chimici, attaccano direttamente la dentina, si avvicinano quindi alla polpa, struttura riccamente vascolarizzata e innervata, causando così la fastidiosa “ipersensibilità” .
E le gengive?
Anche le gengive hanno un ruolo fondamentale nel proteggere i denti, infatti l’ipersensibilità agli stimoli termici/chimici spesso risulta più frequente in presenza di una recessione gengivale, ovvero quando la gengiva in corrispondenza di un dente si ritira esponendo il colletto dentale (parte del dente molto vicina alla polpa) agli agenti esterni causando ipersensibilità. La causa delle recessioni sono le stesse che lesionano lo smalto come già citato in precedenza ma comunenemente ad aumentare la probabilità di insorgenza è sicuramente una insufficiente o scorretta igiene orale. Per maggiori chiarimenti sulle recessioni gengivali ti invitiamo a leggere un articolo del nostro blog (https://www.centropitino.com/blog/190-recessione-gengivale).
Le soluzioni per l’ipersensibilità dentale
Il problema dell’’ipersensibilità dentale è molto frequente e spesso c’è bisogno di un trattamento specifico per essere curato.
- Nel caso in cui sia stato lesionato lo smalto il trattamento più semplice ed immediato è quello di sostituire lo smalto ormai usurato con una resina composita dello stesso colore del dente, che abbia il compito di ripristinare una barriera per proteggere la polpa dagli stimolti termici o chimici.
- Per i casi in cui sia stata la gengiva ad essere stata lesionata (recessioni gengivali) la soluzione migliore può essere invece quella della chirurgia parodontale minimamente invasiva, capace di far tornare allo stato originale il tessuto gengivale.
- Infine per i pazienti bruxisti, una volta ripristinati smalto e/o gengive, l’ideale è iniziare un trattamento gnatologico con bite di rilassamento notturno per poter proteggere denti ed articolazioni(mettere link ad articolo blog su bruxismo).
In ogni caso, è opportuno rivolgersi al dentista in modo tale che questo possa illustrare al paziente le opportune procedure di igiene, consigliare la giusta dieta o intraprendere la corretta terapia preventiva per evitare di far peggiorare l’ipersensibilità.