Dagli inestetismi…
Partiamo dalla componente estetica, che anche se non costituisce il problema più serio, rappresenta comunque uno tra gli aspetti più evidenti: fumare mette in moto il processo di ingiallimento dei denti e, con il trascorrere del tempo, sullo smalto cominciano ad apparire anche delle macchie color marrone. Inoltre, tra i denti iniziano ad insorgere dei sedimenti di tartaro, dovuti all’accumulo di sostanze, come il catrame, che sono contenuti all’interno di una sigaretta. Come risolvere, dunque, questo fastidioso inestetismo? È possibile affidarsi a rapide ed indolori terapie di sbiancamento dentale professionale, come le nostre, che avvengono con l’ausilio di soluzioni di perossido di carbammide o di perossido di idrogeno. Date un’occhiata qui, se volete saperne di più. Vi ricordiamo, ad ogni modo, che gli effetti delle terapie sbiancanti sono solo temporanei: se tornerete a fumare, i benefici ottenuti diventeranno vani in breve tempo. La via più semplice per ottenere risultati estetici duraturi è pertanto quella di smettere di fumare.
… alle patologie
Il fumo, ulteriormente, è responsabile di problemi parodontali e carie, a causa delle svariate sostanze dannose contenute nelle sigarette. In primis, i pazienti fumatori sono più propensi ad accumulare placca e tartaro che possono causare appunto patologie cariose e danni alle gengive. Inoltre, l’effetto vasocostrittore della nicotina riduce l’afflusso di sangue e ossigeno al parodonto, rendendo la nostra cavità orale un luogo ideale per la crescita di batteri anaerobi, responsabili dell’insorgenza di problemi parodontali. Del resto, la parodontite, colpisce molto più facilmente i soggetti fumatori, per questo consigliamo a chi fuma di sottoporsi con buona frequenza a controlli e a sedute periodiche per la pulizia dentale.
Fumare, altresì, aumenta il rischio di insorgenza di lesioni alla mucosa del cavo orale, le quali non devono mai essere sottovalutate: tali lesioni, infatti, possono degenerare in neoplasie maligne, come il carcinoma orale o altre patologie. L’insorgenza dei tumori del cavo orale (che in Italia rappresenta il 3,3% dei tumori negli uomini e il 2% nelle donne), è sicuramente legato anche ad altri fattori coadiuvanti (come il consumo di alcool, irritazioni croniche della mucosa, pazienti immunodepressi, ecc.), ma l’eccessivo e prolungato fumo di sigarette, è senza dubbio uno dei più determinanti. Di conseguenza, ridurne la quantità giornaliera contribuisce a diminuire la possibilità dell’insorgere della malattia.
Infine, è ormai scientificamente provato, che il fumo concorre nell’insuccesso di un intervento implantologico: è molto importante, difatti, che chi si sottopone ad operazioni di questa tipologia smetta di fumare almeno 30 giorni prima dell’intervento. Tra l’altro, la situazione clinica per un fumatore può complicarsi qualora sia necessario un rialzo del seno mascellare o una rigenerazione ossea, al fine di permettere l’inserimento dell’impianto. In questo caso, il soggetto fumatore è molto più incline al pericolo di infezioni, oltre al prevedibile fallimento dell’operazione. Non è un caso che interventi di implantologia di questo genere non vengono mai praticati dai dentisti in pazienti fumatori.
La prevenzione prima di tutto
Questa breve panoramica di effetti indesiderati sulla salute orale dovuti al fumo ci dimostra quanto le sigarette facciano male e possano essere collegate ad un alto numero di patologie. Per un fumatore, smettere di fumare non è semplice, lo comprendiamo, ma per evitare di dover avere a che fare con problemi più seri, diventa l’unica via praticabile. Le visite frequenti dal dentista, soprattutto per i fumatori, divengono quindi fondamentali per tenere sotto controllo l’eventuale manifestarsi o il progredire di patologie e complicazioni. Lo staff del Centro Odontoiatrico Pitino saprà come aiutarvi nelle necessarie attività di prevenzione: non esitate a contattarci per una visita gratuita e, provate ad armarvi di buona volontà per smettere di fumare una volta per tutte.
Per i più interessati, riportiamo inoltre alcuni noti articoli pubblicati in letteratura medica, insieme ad una sitografia di rilievo:
Articoli:
- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S030057120500117X
- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1902/jop.2004.75.2.196
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