La malattia parodontale colpisce in Italia circa il 60% della popolazione. Circa il 10% manifesta forme avanzate e particolarmente colpite sono gli individui appartenenti alla fascia di età compresa tra i 35 ed i 44 anni.
Tornare dal dentista durante e dopo il Coronavirus. Ecco le nostre soluzioni aggiornate secondo le linee guida di Aprile 2020 delle associazioni ANDI AIO e AIDI , per una cura odontoiatrica in tutta sicurezza.
Tutti sappiamo quanto una corretta igiene orale sia fondamentale, non solo per la salute dei denti, ma anche per la prevenzione di molte patologie e problematiche legate al cavo orale in generale. Quando i denti non sono adeguatamente puliti, infatti, si possono verificare infiammazioni alle gengive, carie e, nei casi più gravi, anche perdite dei denti medesimi. Attuando, dunque, un'adeguata igiene orale possiamo tenere lontani i batteri e assicurarci la salute dei denti e di tutta la nostra bocca. E siamo certi che utilizzare lo spazzolino giusto rappresenta sicuramente il primo passo per prendersi cura di denti e gengive nella maniera più efficace.
Con l'espressione “recessione gengivale”, o “retrazione gengivale”, intendiamo lo spostamento della gengiva verso la radice del dente. Questa condizione patologica, che presenta quindi un progressivo ritirarsi della gengiva, ha come conseguenza molteplici disturbi, come l’ipersensibilità dentinale, infiammazioni locali e sanguinamento, oltre ad una evidente compromissione estetica.
Le cause che possono portare alla perdita dei denti in età adulta (non prendiamo, evidentemente, in esame la caduta dei denti da latte nei bambini) possono rivelarsi molteplici:
- Carie;
- Placca batterica;
- Parodontite;
- Traumi (urti o incidenti di vario genere);
- Infezioni dentali;
- Abitudini alimentari scorrette;
- Scarsa igiene orale;
- Trauma occlusale.
A chi non è mai capitato, lavandosi i denti o usando il filo interdentale, di provare un certo fastidio alle gengive con conseguente arrossamento e gonfiore?
La gengivite è, infatti, un'infiammazione piuttosto diffusa che non va però sottovalutata, perché, se non trattata correttamente, può portare a problemi di alito cattivo, gengive sanguinanti e, infine, anche alla parodontite. Quindi, è di fondamentale importanza rivolgersi al proprio dentista sin dagli stadi iniziali e riconoscerne sintomi e segnali prima che questa condizione evolva in altre problematiche.
Un dente che inizia a muoversi produce non poche preoccupazioni sul paziente, che, di norma, ricollega la mobilità dentale alla parodontite. In realtà, le cause della mobilità di uno o più denti possono essere diverse: scopriamo, dunque, quali sono e come poter agire per risolvere il problema al più presto.
Certo, dei danni che il fumo causa al nostro apparato respiratorio e a quello cardiovascolare ne siamo un po’ tutti a conoscenza. Probabilmente, però la maggior parte di noi, magari, non conosce gli effetti che può provocare il fumo su denti, bocca e gengive: non stiamo parlando solamente dell’ingiallimento dello smalto o dell’alito cattivo, i danni da fumo sulla nostra salute orale possono rivelarsi bensì molto più consistenti. Oggi li valuteremo insieme.
Respirare male mentre si dorme può aumentare il rischio di erosione dello smalto e l’insorgenza di lesioni cariose. Attenzione particolare ai bambini che, a causa di raffreddori e allergie, spesso di notte respirano a bocca aperta.
Quando parliamo di “disabilità” facciamo riferimento alla condizione di tutti quegli individui che presentano gravi difficoltà ad interagire con l’ambiente circostante a causa della perdita permanente, totale o parziale, delle loro capacità fisiche, intellettive, sensoriali, cognitive o relazionali necessarie per svolgere le azioni essenziali della vita di ogni giorno, senza il sostegno di altre persone. Fortunatamente, l’assistenza alle persone con disabilità ha subìto negli ultimi tempi un’evoluzione senz’altro positiva.